L’energia cinetica delle acque della superficie terrestre può essere convertita in energia elettrica mediante apposite turbine idrauliche.
Oggi, in Italia, l’energia idraulica è la principale fonte per la produzione di elettricità, con una potenza installata di circa 17.000 MW e una produzione annua che oscilla intorno ai 45 miliardi di kilowattora. L’idroelettrico con le molte dighe presenti sulle Alpi è una delle tradizionali è più importanti fonti di produzione d’energia del nostro Paese.
Il territorio della provincia di Benevento è inserito in larga parte nel bacino idrografico del fiume Volturno, il cui ramo principale è costituito dal fiume Calore, tra i cui affluenti rientra il fiume Tammaro che alimenta, insieme al torrente Tammarecchia, l’invaso di Campolattaro, gestito dall’Asea.
In Italia la produzione di energia idroelettrica ha raggiunto di fatto, quasi, il suo massimo potenziale, tuttavia dall’acqua sia può produrre energia anche con impianti più piccoli vale a dire con il mini-idrolettrico ( potenza installata massima di 1000 kW).
Se si ha la disponibilità di un corso d’acqua, tali impianti servono a produrre energia sia per utenze isolate (le aree montane difficilmente raggiungibili o non servite della rete nazionale, piccole comunità locali, fattorie o alberghi isolati) che utenze collegate alla rete.
Un altro settore di applicazione è quello del recupero energetico nelle applicazioni idrauliche. Ogni volta che ci si trova di fronte a sistemi di tipo dissipativo, quali punti di controllo o regolazione della portata con presenza di salti (vasche di sconnessione sfioratori e paratoie), è possibile installare una turbina per il recupero energetico della corrente. L’Asea sta installando presso la diga di Campolattaro un primo impianto di mini-idroelettrico con potenza di circa 400kW con utilizzazione della portata corrispondente al Deflusso Minimo Vitale da restituire all’alveo del Tammaro a valle della diga.